Workshop estivo: l’inflazione come opportunità o pericolo?

Dopo due anni di pandemia, nel giugno 2022 il workshop estivo organizzato dal Consiglio di fondazione si è svolto nuovamente secondo la prassi consueta. L’incontro di Pruntrut, nel Giura, ha posto l’accento sugli ultimi sviluppi sui mercati degli investimenti nonché sull'inflazione e il suo impatto sulla cassa pensioni.

Forte correzione sui mercati degli investimenti

L’euforia creatasi nello straordinario anno borsistico 2021 è definitivamente finita. A luglio, la Banca nazionale svizzera (BNS) e la Banca centrale europea (BCE) aumenteranno i tassi di interesse di riferimento di rispettivamente 0,5 e 0,25 punti percentuali. La svolta sui tassi avviata da numerose banche centrali sta già avendo un impatto negativo su praticamente tutte le categorie di investimento. I portafogli obbligazionari – che con il 40% rappresentano una fetta importante del patrimonio della CPS – registrano una flessione di circa il 10%, poiché l'aumento generale dei tassi si traduce in una minor attrattività delle obbligazioni in essere, con cedole ancora più basse.

Anche i prezzi delle azioni sono sottoposti ad una correzione del 10%, perché i dividendi futuri già considerati nel prezzo sono remunerati con un tasso di interesse maggiore. Allo stesso tempo, fra gli attori sul mercato va diffondendosi una certa inquietudine, visto che non sanno ancora quali saranno le ripercussioni della guerra in Ucraina sull'economia globale.

Anche la terza categoria più importante, gli immobili, non è stata risparmiata e ha registrato una performance del -5%. L'unico punto di forza sembra essere rappresentato dai cosiddetti ILS (insurance-linked securities), che hanno svolto il loro compito di stabilizzazione grazie al disaccoppiamento dalle categorie di investimento tradizionali.

Complessivamente, a fine maggio la CPS presenta una performance netta di -8,8%, il che equivale ad un grado di copertura del 102%. Questa drastica correzione dimostra ancora una volta l'importanza della costituzione di riserve. Avendo iniziato il 2022 con un livello di riserve considerevole, oggi la CPS può affrontare l'attuale correzione con serenità.

L'inflazione come opportunità o pericolo?

L'aumento dell'inflazione è una sfida per tutta la società. Il Dr. Hansruedi Scherer di PPCmetrics AG, esperto in materia di investimenti, ha illustrato al Consiglio di fondazione quali conseguenze avrebbero eventuali ulteriori aumenti dei tassi di interesse per la CPS. Dal punto di vista patrimoniale è ipotizzabile un impatto simile a quello vissuto dalla CPS nella prima metà del 2022, ovvero una contrazione del patrimonio. Dal punto di vista delle passività, tuttavia, ciò porterebbe a uno sgravio, perché gli impegni per prestazioni previdenziali – da un punto di vista economico – potrebbero essere calcolati con un tasso di interesse più elevato. In definitiva, la situazione finanziaria della cassa pensioni non dovrebbe necessariamente risultare più critica. D'altro canto, un livello più elevato dei tassi si tradurrebbe in un rendimento atteso maggiore, che avrebbe un impatto favorevole sull’evoluzione futura della cassa pensioni.

Secondo Hansruedi Scherer, tuttavia, il fattore determinante è l’inflazione: se dovesse attestarsi in modo permanente al di sopra di un certo livello, cosa che attualmente per la Svizzera non sembra essere il caso, la remunerazione degli averi di vecchiaia diventerebbe più importante. Il compito di ogni cassa pensioni è restare il più fedele possibile all'obiettivo di prestazione prefissato. L'inflazione avrebbe inevitabilmente un impatto sul potere d'acquisto delle persone beneficiarie di rendite. In un tale contesto, il mantenimento del potere d'acquisto sarebbe una preoccupazione lecita. Resta da vedere se la CPS disporrà dei mezzi finanziari sufficienti per un adeguamento volontario delle prestazioni. In ogni caso, il Consiglio di fondazione resterà vigilante e seguirà con attenzione l'ulteriore andamento dell'inflazione.

Modifica della legge sul «matrimonio per tutti» dal 1° luglio 2022

Finora le coppie omosessuali potevano far riconoscere ufficialmente la loro relazione, iscrivendola come unione registrata all’Ufficio di stato civile. A partire dal 1° luglio 2022, i partner dello stesso sesso possono contrarre matrimonio o convertire in matrimonio l'unione domestica registrata esistente; basta una dichiarazione all'Ufficio di stato civile. In caso di decesso, il marito o la moglie superstite ha diritto a una rendita vedovile, se, alla morte del coniuge, deve provvedere al sostentamento di almeno un figlio o ha compiuto i 45 anni e il matrimonio è durato almeno cinque anni.

Quali sono le implicazioni per le persone assicurate nella CPS?

Per la CPS, il o la partner registrati erano equiparati al marito e alla moglie già prima della modifica della legge sul «matrimonio per tutti». Ciò significa che in caso di decesso di una persona assicurata, il partner registrato o la partner registrata hanno diritto a una rendita per superstiti, a condizione che il matrimonio o l’unione domestica registrata siano durati almeno due anni e/o che la coppia abbia un figlio o una figlia a carico comune. Se il matrimonio o l’unione domestica registrata sono durati meno di due anni, la CPS non verserà una rendita, bensì il capitale di decesso.